venerdì 11 maggio 2007

Step 8: Ost - The Rocky horror picture show (1975)


Primo suggerimento: vedetevi il film il lingua originale. Se The Rocky horror picture show è un nome che tutti nella vita hanno sentito almeno una volta un motivo ci sarà. E' un musical stupendo, originale, complesso ma allo stesso tempo gode di una semplicità che lo rende ancora più straordinario. E poi c'è Susan Sarandon, semplicemente meravigliosa, Tim Curry, di un carisma e un fascino eccezionale e poi c'è l'incursione di Meat Loaf. Strepitoso. Dopo che vi sarete gustati il film in lingua originale con i sottotitoli non potrete fare a meno di correre ad acquistare la colonna sonora originale


PERCHE' ASCOLTARLO - Perchè nell'album ci sono parti recitate e cantate, e ogni volta vi sembrerà di rivedere il film. Se a Broadway (e non solo) ogni settimana c'è chi si traveste da "Transexual" per assistere allo spettacolo e prendervi parte cantando tutte le songs è perchè questo musical ti entra dentro, a ogni ascolto un pezzettino di più. Vi affezionerete ai personaggi come fossero di famiglia.


I PEZZI FORTI - A costo di essere ripetitivi, tutti. Va ascoltato dall'inizio alla fine. Insistete? E va bene: Science fiction/double features, The time warp, I'm going home

domenica 6 maggio 2007

Step 7: Deep Purple - Machine Head (1972)


Quando si ha a che fare con una band immensa e storica come i Deep Purple appare quasi un sacrilegio seganalare o scegliere un solo album, lasciando fuori una quantità di meraviglie quantomeno dello stesso livello. Con Machine Head si può operò fare un'eccezione, un pò perchè qui c'è la formazione tipo della band, un pò perchè la presenza di brani come Highway Star, Smoke On The Water e Space Truckin' vale da sola una carriera.


PERCHE' ASCOLTARLO - Made in Japan è uno dei live più famosi della storia della musica, e apre con Highway Star e Smoke On The Water, entrambi presenti in Machine Head. Dunque questo album può considerarsi una pietra miliare dell'Hard Rock di classe, anche grazie alla presenza della splendida Lazy, esercizio stilistico di grandissimo livello, e altri pezzi fantastici come Picture of home e Maybe i'm a leo. Chiude Space Truckin', ancora oggi uno dei brani più trascinanti delle esibizioni live dei Deep. Una meraviglia, dalla prima all'ultima nota. Da lasciare a bocca (e orecchie) aperta.


I PEZZI FORTI - Highway star, Smoke on the water, Lazy, Space truckin'

martedì 1 maggio 2007

Step 6: Pink Floyd - The dark side of the moon (1973)


Uno degli album più venduti nella storia della musica, capostipite di un certo modo di suonare, che unisce tecnica, originalità e testi impegnati, ma mai banali. The dark side of the moon è semplicemente la storia della musica. Difficile dire se si tratti dell'album migliore dei Pink Floyd, capaci di sfornare capolavori come The wall e Wish you were here. Ma è forse l'abum che riesce meglio di altri a unire l'immediatezza del rock, la classe del progressive e la fantasia della psichedelia di cui i Pink Floyd sono maestri.


PERCHE' ASCOLTARLO - Perchè la storia della musica passa per quest'album. C'è una classe immensa, momenti più orecchiabili, altri più difficili. E poi qui c'è quello che a nostro avviso è l'assolo più bello della storia della musica rock: il guitar solo di Time è perfetto, struggente, melodico. Indimenticabile. Va a coronare una canzone splendida nel sound e nel testo. Un goiello in mezo a tante altre gemme di meravigliosa bellezza, e di una longevità sorprendente. "The time is gone, the song is over, thought i'd something more to say..."


I PEZZI FORTI - Time, Money, Us and Them

lunedì 30 aprile 2007

Step 5: Dream Theater - Images and words (1982)


Che si ami o no il progressive, che piacciano o no i Dream Theater, Images and words è un disco che può accontentare chiunque sia appassionato di un certo tipo di musica. Che musica? Semplicemente di qualità, studiata, pensata, mai banale. Un disco dal quale migliaia di band hanno poi preso spunto, copiando e scopiazzando con risultati alterni. E' l'esordio di James LaBrie alla voce, sostituto dell'originale ma poco convincente Charles Dominici, un avvicendamento che farà comunque in futuro le fortune del gruppo. Una miniera dalla quale i Dream Theater attingono ancora oggi nelle loro esibizioni live.


PERCHE' ASCOLTARLO - Potete anche non essere fan dei Dream Theater, ma amare lo stesso questo disco. Negli anni il sound dei Dream Theater cambierà poco, ma diverrà sempre più d'elite per gli amanti del progressive estremo, complicato, a volte poco comprensibile o digeribile. Tanto che la band verrà spesso accusata di specchiarsi troppo nella sua tecnica a scapito della freschezza delle composizioni. Tutto ciò in questo disco non accade. Si passa dalla melodia pura di Another Day a brani trascinanti com Pull Me Under e Take the time. Per poi passare al progressive melodico di Surrounded e Under a glass moon fino alla lucida follia dell'immensa Metropolis. Più che un disco, un'esperienza.


I PEZZI FORTI - Metropolis, Pull Me Under, Surrounded, Under a Glass Moon

domenica 29 aprile 2007

Step 4: Iron Maiden - Killers (1981)


La carriera ventennale degli Iron Maiden può essere divisa in diversi periodi. Partendo dal presupposto che stiamo parlando di una band che è riuscita a divenire una istituzione, ottenendo trasversalmente il consenso di tutti i metallari, a prescindere dal genere preferito (black, epic, death, thrash o qualunque altro. Gli Iron Maiden "sono" il Metal) è difficile riuscire a esprimere una preferenza sull'album o il momento migliore della band. Personalmente siamo affezionati ai primi due album, prodotti all'inizio degli anni ottanta, e che contengono una quantità di pezzi di un fascino, di una freschezza e di una bellezza che non finiscono di stupire anche ascoltati per la milionesima volta o a distanza di anni. Parliamo di Iron Maiden e Killers. Il primo più piacevole da ascoltare, più facile, forse anche più immediato. ma il vero capolavoro della band a nostro avviso è proprio Killers.


PERCHE' ASCOLTARLO - Killers rappresenta il testamento di quello che per noi è il vero cantante dei Maiden: Paul Di Anno. Il prototipo del cantante rock, con una timbrica vocale inconfondibile, fascinosa, carismatica. Un cantante rock con tutti gli eccessi tipici del suo ruolo, tanto che i Maiden decisero di allontanarlo: alcool e droga rendevano inaffidabili le sue prestaizoni professionali. Arrivò Bruce Dickinson, la sirena, cantante formidabile e front man eccezionale, ma per i nostalgici Paul è e rimarrà sempre un'altra cosa.


I PEZZI FORTI - Verrebbe da dire tutti. Killers, Wrathchild, Murders in the Rue Morgue, Prodigal Son.

domenica 22 aprile 2007

Step 3: Aerosmith - Toys in the attic (1975)


Toys in the attic è probabilmente l'album più completo e affascinante della prima parte di carriera degli Aerosmith. A parte il gioiello Dream On, pubblicato precedentemente, qui ci sono quasi tutte le migliori canzoni della fase seventy, che possono accontentare i metallari più accaniti, con i primi vagiti di Thrash della title track, passando per il rap dell'immensa Walk This Way, fino al charleston della sorprendente Big ten inch records. Steven Tyler è in forma come in pochi album della sua carriera Joe Perry realizza riff vorticosi e mai banali


PERCHE' ASCOLTARLO - Perchè il sound degli Aerosmith ha seguito un'evoluzione costante culminata in Get a Grip, e questo album è unico per qualità, energia e fascino. Un giocattolo da non tenere in soffitta, ma a portata di mano per ascoltarlo spesso.


PEZZI FORTI - Toys in the attic, Walk this way, No more no more, Big ten Inch records

lunedì 16 aprile 2007

Step 2: Queen - Innuendo (1991)


I Queen pubblicano il loro testamento. Certamente non l’album migliore della band, ma forse il più carico di pathos, anche per la scomparsa di Freddy Mercury che segue di poco la pubblicazione di Innuendo. La title track è il primo (e unico) pezzo prog dei Queen, che nella loro carriera hanno spesso seguito le evoluzioni del mondo musicale attorno a loro.

PERCHE’ ASCOLTARLO – Perché è l’ultimo album dei Queen, e nella voce di Freddy Mercury c’è tutto il dolore del dramma che sta vivendo (si era ammalato di Aids). La voce della ‘regina’ è diventata tagliente, cattiva, lontana da quella calda degli esordi. Ma sempre splendida. Un album maturo, l’ideale per un viaggio a ritroso con quella che viene considerata una delle più grandi band di tutti i tempi.

I PEZZI FORTI – Innuendo, The Show Must Go On, I’m going sligtly mad, These are the days of our lives.