Che si ami o no il progressive, che piacciano o no i Dream Theater, Images and words è un disco che può accontentare chiunque sia appassionato di un certo tipo di musica. Che musica? Semplicemente di qualità, studiata, pensata, mai banale. Un disco dal quale migliaia di band hanno poi preso spunto, copiando e scopiazzando con risultati alterni. E' l'esordio di James LaBrie alla voce, sostituto dell'originale ma poco convincente Charles Dominici, un avvicendamento che farà comunque in futuro le fortune del gruppo. Una miniera dalla quale i Dream Theater attingono ancora oggi nelle loro esibizioni live.
PERCHE' ASCOLTARLO - Potete anche non essere fan dei Dream Theater, ma amare lo stesso questo disco. Negli anni il sound dei Dream Theater cambierà poco, ma diverrà sempre più d'elite per gli amanti del progressive estremo, complicato, a volte poco comprensibile o digeribile. Tanto che la band verrà spesso accusata di specchiarsi troppo nella sua tecnica a scapito della freschezza delle composizioni. Tutto ciò in questo disco non accade. Si passa dalla melodia pura di Another Day a brani trascinanti com Pull Me Under e Take the time. Per poi passare al progressive melodico di Surrounded e Under a glass moon fino alla lucida follia dell'immensa Metropolis. Più che un disco, un'esperienza.
I PEZZI FORTI - Metropolis, Pull Me Under, Surrounded, Under a Glass Moon
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